Quella volta che ho avuto PAURA di morire.

Era notte, le 3:30 circa, si le ore le ricordo bene perché da li in poi è successo sempre a quell’ora.
Gli occhi si spalancano come se il ciclo del sonno sia terminato, come se fosse ora di svegliarsi, ma siamo in piena notte… arrivano i primi sintomi. Pelle d’oca, respiro corto, i piedi sudano così come tutto il corpo, fame d’aria, tachicardia, cardiopalmo… cosa sta succedendo? Stai per morire! Si, questa è’ l’unica cosa che il tuo cervello ti sa comunicare… c’è un tilt generico della mente, il cervello manda i segnali di allarme a tutto il corpo e così si scatena l’attacco di panico. Cosa succede durante quei minuti? Succede tutto e niente, sei nel tunnel nero, come se ci fosse una realtà diversa dalla tua in cui l’unica cosa che puoi pensare è alla morte imminente, sta succedendo a te, proprio in quel preciso momento.
Purtroppo nessuno ti può aiutare, nessuna parola nessun abbraccio, niente di niente può funzionare, l’attacco di panico si deve scatenare dentro di noi, ci deve devastare emotivamente e fisicamente per poi andarsene, va via da solo come è arrivato. La sensazione continua è quella che si prova durante uno svenimento, ma tu non svieni, rimane sempre cosciente e vigile finché non finisce. Subito dopo si prova una pace indescrivibile, il momento che segue l’attacco è la pace assoluta, il corpo dopo aver tremato come una foglia e dopo aver perso moltissimi liquidi si riscalda pian piano e si lascia andare in un relax totale. La mente idem, è consapevole che il peggio sia passato e si concede una lunga pausa, solitamente abbinata al sonno profondo.
Ecco, ecco cosa succede nella maggior parte dei casi di un attacco di panico notturno.
Dicono che te li porti dietro tutta la vita, dicono che bisogna imparare a conviverci, dicono tante cose… si, dicono, forse non chi c’è passato perché purtroppo questo tipo di disagio si può comprendere solo vivendolo.
Ciò che ti lascia però questo avvenimento è una grande scossa, qualcuno ti ha dato una mossa, ti avverte che c’è qualcosa che non va, il nostro Se profondo ci ha comunicato un disagio profondo e GRAZIE a questo forse possiamo capire qualcosa in più sulla nostra vita e sul nostro percorso.
Sicuramente una cosa rimane più di ogni altra, la grande forza con cui saprai affrontare ogni avvenimento della vita futura, imparerai a dare un peso diverso a tutto ciò che ti capita e ti renderai conto che avendo superato quello sei diventata una persona più forte.

Alessio Barbarino